La seconda riunione del tavolo di trattaviva Aran-Sindacati

 

 

Il tavolo di trattativa Aran-sindacati rappresentativi (CGIL-CISL-UIL-CSA) per il rinnovo del contratto del personale Funzioni Locali 2016/18 è tornato a riunirsi il 14 dicembre ad un mese esatto dalla prima convocazione.

Da parte dell’Aran è stato tracciato un percorso valido per i prossimi incontri, che è stato sostanzialmente condiviso: parte normativa del rapporto, regime delle responsabilità disciplinari, classificazione, orari, fondi, relazioni sindacali.

Il tutto, nello spirito della già annunciata semplificazione, connesso ad un adeguato livello di omogeneità con il comparto Funzioni Centrali. Quanto all’aspetto delle relazioni sindacali, l’Aran preferisce affrontarlo in coda, volendo innanzitutto capire come si fondano i vari istituti, per poi individuare le relazioni più idonee.

Nel contesto del nuovo contratto, per il pacchetto sociale sono previsti interventi su numerosi aspetti, in chiave migliorativa: periodo di prova per il contratto individuale; ristrutturazione del quadro dei permessi (introducendo il concetto di programmazione delle assenze); permessi per visite mediche e assenze per malattia; equiparazione del ricovero ospedaliero ad altre prestazioni; ampliamento delle tutele sulle patologie salvavita; congedi per le donne vittime di violenza; ripristino della dicotomia fra assenze per infortunio e cause di servizio; aggiornamento dei congedi parentali; riconoscimento del diritto allo studio ai lavoratori a termine e per chi si iscrive all’Università a tempo parziale.

Per quanto concerne il cosiddetto pacchetto flessibilità, bisognerà tenere conto delle norme che hanno superato le previsioni contrattuali risalenti al 2000. Non essendoci più la distinzione fra lavoratore a tempo determinato e indeterminato, alcuni istituiti saranno estesi ai lavoratori a termine. Inoltre, occorre valutare gli scatti di anzianità laddove si passi da un rapporto a termine ad uno a tempo indeterminato.

Vi è, altresì, la possibilità di incidere su alcuni aspetti (stabilità, quantità e regolazione) del trattamento economico accessorio per i contratti a tempo determinato.

In merito alla flessibilità, la novità da valutare è che mentre prima i lavoratori avevano diritto al trasferimento, oggi questo è subordinato alle valutazioni organizzative delle amministrazioni. Inoltre, la regolamentazione del lavoro straordinario va rivista alla luce del D.Lgs n.81.

Infine, il pacchetto disciplinare, per il quale c’è la necessità di modificare qualcosa in ordine alle procedure ed in particolare alla sospensione cautelare.

A fronte di quanto esposto dall’Aran, il Segretario Generale Garofalo ha ribadito quanto affermato nella precedente riunione, in primo luogo che in questa trattativa l’obiettivo deve essere quello di rilanciare il contratto rinnovandolo nella sua impalcatura obsoleta, per poi cercare di migliorarlo nella prossima tornata, tenendo comunque conto delle disomogeneità fra Funzioni Centrali e Funzioni Locali.

Ha inoltre confermato che il CSA non è favorevole alla dicitura di semplici aree separate per alcune categorie specifiche, tra cui la Polizia Locale e la Scuola, come già previsto nei precedenti contratti, ma bisogna rimarcarle con una dicitura precisa, che deve avere una sua vera specificità all’interno dello stesso contratto funzioni locali, altrimenti si corre il rischio, come nei precedenti, che la discussione muoia e finisca lì.

Pertanto, siamo pronti a presentare nei prossimi giorni una bozza di piattaforma che va a garantire i diritti che in tutti questi anni si sono persi, per garantire ad ogni singolo lavoratore una rivisitazione delle proprie funzioni ed una specificità che gli dia un miglioramento contrattuale.

Tutto ciò, partendo dal presupposto che a tutto il personale delle Funzioni Locali deve essere garantita la stessa quota di aumento salariale prevista per i dipendenti statali, per quanto ci troviamo di fronte a enti che navigano in cattive acque e molti di essi sono in fase di dissesto.

Inoltre, va fatta un’analisi precisa di quali sono gli istituti che in tutti questi anni si sono persi attraverso decreti legge e o contrattazioni passate, per poi ripristinarli.

Quindi, Garofalo ha nuovamente insistito sul problema delle classificazioni, che a parere nostro deve avere la possibilità di allargare la forbice delle attuali progressioni pensando di prevedere un miglioramento delle stesse, tenendo conto che ancora oggi in parecchi enti la categoria A persiste; ha poi toccato la questione del festivo infrasettimanale, che è rimasta in sospeso anche da parte dei giudici, del passaggio dei lavoratori dalle Province alle Regioni, delle Polizie provinciali cui vanno date, attraverso questo contratto, indicazioni precise rispetto a tutta questa materia che ha provocato svariati danni in questo Paese.

In conclusione, l’Aran ha proposto per il prosieguo dei lavori la data del 17 gennaio 2018, pensando che in tale data qualche contratto, o Funzioni Centrali o quello della Sanità, potrebbe avere una conclusione.