Coronavirus: Copertura retributiva e contributiva delle giornate di lavoro

La lettera inviata in data odierna ai tutti i sindaci e segretari comunali d’Italia e a tutti i lavoratori del comparto Funzioni Locali

 

Il caso della diffusione del Covid-19 o Coronavirus ha provocato, negli ambiti locali, una serie di provvedimenti di chiusura degli uffici pubblici e di sospensione dei servizi che, per quanto doverosi, pongono come problema collaterale, ma non certo trascurabile, quello del riconoscimento delle giornate di lavoro ai dipendenti che si sono dovuti astenere dal recarsi ai posti di lavoro.

La questione si pone, in primis, per gli insegnanti e gli educatori comunali, dipendenti dei Comuni e regolamentati dal Contratto delle Funzioni Locali i lavoratori del settore Scuola, per i quali non scatta la tutela automatica in caso di sospensione del servizio come accade ai professori e al personale scolastico dipendente dal ministero. Di conseguenza, come è già accaduto più volte in passato, i dipendenti sono costretti a utilizzare permessi retribuiti e ferie, sempre che non li abbiano già esauriti.

Pertanto, il CSA RAL ha avviato una interlocuzione con il Ministero della Funzione Pubblica per fare approvare un secondo decreto sul Coronavirus che, tra gli altri provvedimenti, riconosca integralmente le giornate di lavoro, sia sul piano retributivo che su quello contributivo, che sono saltate (e salteranno) per la sospensione dei servizi, senza costringere i dipendenti a rimetterci di tasca propria.

Da quanto reso noto in data odierna dagli organi di informazione, il Governo ha immediatamente recepito questa emergenza e a giorni si attende l’uscita di un decreto ad hoc, che dovrebbe risolvere in via definitiva la questione.

Naturalmente, continueremo a tenervi aggiornati sugli sviluppi della situazione, che affronterò anche nella diretta facebook in programma per lunedì 2 marzo alle ore 12.

Cordiali saluti.

 

Il Segretario Generale

 Francesco Garofalo

 




La Direttiva della Funzione Pubblica sul Coronavirus

 

 

DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA

DIRETTIVA N. 1 /2020

 

Oggetto: prime indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 nelle pubbliche amministrazioni al di fuori delle aree di cui all’articolo 1 del decreto-legge n.6 del 2020.

 

  1. Il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6

In relazione alla attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale, il Governo è intervenuto con il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 che introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVlD-2019.

Il decreto interviene in modo organico, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus.

Il decreto, in particolare, prevede che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

Si introduce, inoltre, la facoltà, per le autorità competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche al di fuori dai casi già elencati.

Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2020 sono state adottate le prime misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVlD-2019 nei comuni interessati delle Regioni Lombardia e Veneto.

Ferme restando le misure adottate dalle autorità competenti con riferimento ai comuni e alle aree di cui all’articolo I del decreto-legge n. 6 del 2020, con la presente direttiva sono forniti i primi indirizzi operativi di carattere anche precauzionale per le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo I, comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001 al di fuori delle predette aree geografiche al fine di garantire uniformità, coerenza ed omogeneità di comportamenti del datore di lavoro per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

 

  1. Ordinario svolgimento dell’attività amministrativa

Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo1 , comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 nelle zone non soggette a misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019,  continuano ad assicurare, in via ordinaria e ciascuna per la propria competenza, la normale apertura degli uffici pubblici e il regolare svolgimento di tutte le proprie attività istituzionali.

Le predette amministrazioni, nell’ambito delle proprie competenze, assicurano l’applicazione delle misure oggetto della direttiva alle società a controllo pubblico e agli enti vigilati. La direttiva non riguarda i servizi per le emergenze ed i servizi pubblici essenziali coinvolti nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto.

  1. Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa

Ferme restando le misure adottate in base al decreto-legge n.6 del 2020, al fine di contemperare l’interesse alla salute pubblica con quello alla continuità dell’azione amministrativa, le amministrazioni in indirizzo, nell’ esercizio dei poteri datoriali, privilegiano modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, favorendo tra i destinatari delle misure i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, i lavoratori che si avvalgono di servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede lavorativa, i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia. Le amministrazioni sono invitate, altresi, a potenziare il ricorso al lavoro agile, individuando modalità semplificate e temporanee di accesso alla misura con riferimento al personale complessivamente inteso, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro.

  1. Obblighi informativi dei lavoratori

Fermo restando quanto previsto in attuazione del decreto-legge n.6 del 2020 e nei successIvI provvedimenti attuativi, i dipendenti pubblici e coloro che, a diverso titolo, operano presso l’amministrazione, qualora provengano da una delle aree di cui all’articolo1, comma1, del citato decreto-legge o che abbiano avuto contatto con persone provenienti dalle medesime aree sono tenuti a comunicare tale circostanza all’amministrazione ai sensi dell’articolo 20, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, anche per la conseguente informativa all’Autorità sanitaria competente ai fini della salvaguardia della salute del luogo di lavoro.

  1. Eventi aggregativi di qualsiasi natura e attività di formazione

Le amministrazioni svolgono le iniziative e gli eventi aggregativi di qualsiasi natura, così come ogni forma di riunione e attività formativa (quali convegni, seminari di aggiornamento professionale, etc.) privilegiando modalità telematiche o tali da assicurare, in relazione all’entità dell’emergenza epidemiologica, un adeguato distanziamento come misura precauzionale. Con riferimento alle amministrazioni che forniscono servizi di mensa o che mettono a disposizione dei lavoratori spazi comuni, si evidenzia l’opportunità di adottare apposite misure di turnazione tali da garantire l’adeguato distanziamento.

  1. Missioni

Le amministrazioni garantiscono lo svolgimento delle missioni nazionali e internazionali ritenute indispensabili o indifferibili rispetto alla propria attività istituzionale ovvero volte ad assicurare la partecipazione a riunioni organizzate o convocate dall’Unione europea o dagli Organismi internazionali di cui l’Italia è parte, promuovendo negli altri casi modalità di partecipazione in call conference  o sistema similare. Le sole aree verso le quali è opportuno escludere i viaggi di missione sono indicate dal Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale di intesa con il Ministero della salute.

  1. Procedure concorsuali

Nello svolgimento delle procedure concorsuali le amministrazioni adottano le opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati, garantendo comunque la necessaria distanza di sicurezza, durante la fase dell’accesso e dell’uscita dalla sede, dell’identificazione e dello svolgimento delle prove. Le amministrazioni che hanno in corso di svolgimento procedure concorsuali rispetto alle quali non sia già stato reso noto il calendario delle prove concorsuali, preselettive e scritte, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale competente per territorio, valutano l’eventuale necessità di riprogrammare le date di svolgimento delle prove di concorso, in ragione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e tenuto conto della provenienza territoriale e del numero massimo dei candidati attesi. Le amministrazioni che hanno reso noto il calendario di prove concorsuali preselettive e scritte forniscono adeguata e sollecita informativa alle autorità di cui all’articolo 3, comma 2, del predetto decreto-legge, ai fini delle eventuali determinazioni di competenza, comunicando la sede, le date programmate per lo svolgimento delle prove, nonché il numero e la provenienza territoriale in termini di residenza e/o domici lio dei candidati. In ogni caso sono fatte salve le autonome determinazioni delle amministrazioni titolari della procedura concorsuale a garanzia dei principi di cui all ‘articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 , n.165.

  1. Ulteriori misure di prevenzione e informazione

Negli uffici adibiti al ricevimento del pubblico o in generale nei locali frequentati da personale esterno, si raccomanda di evitare il sovraffollamento anche attraverso lo scaglionamento degli accessi e di assicurare la frequente aerazione degli stessi, di curare che venga effettuata da parte delle ditte incaricate un’accurata pulizia e disinfezione delle superfici ed ambienti, di mantenere un’adeguata distanza con l’utenza.

Le amministrazioni pubbliche provvedono a rendere disponibili nei propri locali, anche non aperti al pubblico, strumenti di facile utilizzo per l’igiene e la pulizia della cute, quali ad esempio dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani, salviette asciugamano monouso, nonché, qualora l’autorità sanitaria lo prescriva, guanti e mascherine per specifiche attività lavorative, curandone i relativi approvvigionamenti e la distribuzione ai propri dipendenti e a coloro che, a diverso titolo, operano o si trovano presso l’amministrazione.

Le amministrazioni pubbliche espongono presso gli uffici aperti al pubblico le informazioni di prevenzione rese note dalle autorità competenti e ne curano la pubblicazione nei propri siti internet istitituzionali.

  1. Altre misure datoriali

Le pubbliche amministrazioni favoriscono la diffusione in tempo reale o comunque con la massima celerità tra i propri dipendenti, anche utilizzando gli strumenti telematici di comunicazione interna (come ad esempio: sito internet, intranet, newsletter, messaggistica per telefonia mobile), delle informazioni disponibili, con particolare riferimento alle indicazioni e ai comportamenti da seguire, sui siti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità

In particolare, si rammentano le seguenti raccomandazioni elaborate dal Ministero della salute:

  • Lavarsi spesso le mani.
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
  • Non toccare occhi, naso e bocca con le mani.
  • Coprire bocca e naso se si starnutisce o se si tossisce.
  • Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
  • Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o se si assistono persone malate.
  • I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
  • Contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.
  • Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Le amministrazioni sensibilizzano i dipendenti che dovessero presentare sintomi, anche lievi, che possono essere indicativi di eventuale infezione, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, stanchezza, dolori muscolari, ad evitare di accedere direttamente alle strutture di Pronto Soccorso del SSN rivolgendosi, invece, telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale di emergenza 112 o al numero verde 1500 del Ministero della Salute.

  1. Monitoraggio

Le amministrazioni comunicano tempestivamente al Dipartimento della funzione pubblica a mezzo PEC al seguente indirizzo: protocollo_dfp@mailbox.governo.it le misure adottate in attuazione della presente direttiva. La presente direttiva potrà essere integrata o modificata in ragione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria.




Commissione Garanzia: niente manifestazioni fino al 31 marzo

Di seguito, la lettera inviata dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi alle OO.SS., rivolgendo il “fermo invito” a non organizzare astensioni collettive fino al 31 marzo, sempre in conseguenza al diffondersi del Coronavirus.

 

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Il Segretario Generale chiede interventi a tutela della salute del personale

In data odierna, il Segretario Generale ha inviato alla Ministra PA Dadone e al Presidente Aran Naddeo una nota per richiedere interventi urgenti a tutela della salute del personale delle PA che è a contatto con il pubblico e per i lavoratori dell’Igiene Ambientale.

 

In qualità Segretario Generale della Federazione sindacale FIADEL/CSA, in considerazione della preoccupante diffusione del Coronavirus e della necessità di mantenere comunque attivi i servizi rivolti dalla PA alla cittadinanza, mi permetto di sottoporre alla Vostra cortese attenzione la necessità di attivare un procedimento di tutela per il personale che si trova a stretto contatto col pubblico, facendo in modo che tutte le Amministrazioni centrali e locali siano fornite di un congruo numero di dispositivi di protezione individuali (mascherine facciali filtranti, disinfettanti per le mani e/o guanti protettivi, ecc.) e che si attivino con sollecitudine alla distribuzione delle stesse, raccomandandone od obbligandone l’uso da parte dei rispettivi dipendenti.

A maggior ragione, tale iniziativa è indispensabile nei riguardi del personale delle Aziende pubbliche e private del settore Igiene Ambientale, al quale dovrebbero essere forniti almeno DPI di II categoria, come definiti dal Regolamento (UE 2016/425).

La nostra Organizzazione offrirà, naturalmente, la propria collaborazione, dando la massima diffusione nei luoghi di lavoro alle auspicate azioni che saranno intraprese dagli Organi istituzionali.

Grato per l’attenzione e in attesa di Vs. cortese riscontro, porgo distinti saluti.

 

Il Segretario Generale

  Francesco Garofalo




Lunedi 2 marzo Francesco Garofalo in diretta Facebook

A seguito del forzato rinvio del Consiglio Nazionale, il Segretario Generale, considerata la particolarità del momento, ha deciso di affrontare alcuni argomenti di grande importanza e urgenza attraverso una DIRETTA FACEBOOK, che si terrà lunedì 2 marzo alle ore 12 sulla pagina “Francesco Garofalo Segretario Generale”.

Per quanto possibile, il Segretario risponderà anche alle evenutali osservazioni che saranno inviate dagli utenti durante la diretta stessa.

Naturalmente, chi non potrà assistere alla diretta, potrà rivedere in qualsiasi momento la registrazione sulla pagina Facebook sopra indicata.




Nota del Segretario Generale sulla sospensione del Consiglio Nazionale 2020

A seguito di quanto già anticipato con nota in data odierna n.17/SN/Fiadel – prendendo atto della gravità della situazione generata dal diffondersi del Coronavirus e dell’Ordinanza emanata dalla Regione Emilia Romagna di sospendere, almeno fino al 1° marzo, tutte le manifestazioni, comprese quelle convegnistiche – si conferma che il Consiglio Nazionale 2020 è rinviato a data da destinarsi.

Nel prendere questa sofferta decisione ho atteso sino all’ultimo, sperando che si potesse comunque mantenere l’impegno preso con tutte le Strutture, dato che in Consiglio Nazionale devono essere prese delle decisioni di importanza vitale per il nostro futuro. Ma lo stato di allarme in Italia è tale che, a prescindere dalla suddetta Ordinanza, avrei comunque preso questa decisione, ritenendo assolutamente prioritaria la tutela della salute dei nostri dirigenti.

Pertanto, appena passata questa fase critica, sarà mia cura farvi pervenire con la massima tempestività la nuova convocazione.

Cordiali saluti.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Rinnovo CCNL: dare più risorse agli Enti per sostenere il turnover

Il confronto fra Governo e Sindacati sui rinnovi contrattuali tenutosi ieri, al quale hanno partecipato il Segretario Generale FIADEL/CSA Francesco Garofalo e una delegazione CISAL, col Segretario Confederale Davide Velardi, Chiara Cozzetto e Fulvio Ferrazzano è stata l’occasione per porre sul tavolo le questioni che vanno affrontate in via prioritaria, con una visione orientata verso il nostro Comparto.

Alla luce di quanto emerso dai precedenti incontri, Garofalo ha sottolineato innanzitutto la necessità di una partenza immediata del tavolo di trattativa, considerando che il nuovo contratto scadrà nel 2021. Pertanto l’ipotesi di un memorandum non deve costituire il pretesto per allungare i tempi, ma al contrario deve passare attraverso un confronto su tavoli tecnici per affrontare le problematiche che emergono dai contratti nazionali, ed in particolare da quello delle Funzioni Locali, a cominciare dalle esigue risorse disponibili, che andrebbero incrementate.

Il rinnovo del CCNL Funzioni Locali, ha aggiunto Garofalo, dovrà valorizzare le specificità professionali e l’ordinamento professionale. “E’ indispensabile – ha sottolineato il nostro Segretario Generale – che sia prevista una voce destinata specificatamente al funzionamento degli enti locali, in quanto molti di essi sono in condizioni economiche tali da non poter affrontare impegni onerosi. Inoltre, il Governo deve tener conto del fatto che nei prossimi mesi gli effetti di Quota 100 saranno più tangibili e quindi che Regioni, Province e Comuni rischiano di andare ancor di più sotto organico, trovandosi così costretti a chiudere uffici e a non poter più fornire quei servizi che i cittadini pagano attraverso le tasse locali.”




Comunicato stampa CISAL sul Consiglio Nazionale di Rimini

‘Insieme possiamo, insieme voliamo’ è lo slogan scelto per l’edizione 2020


Si aprirà il prossimo 27 febbraio, presso l’Hotel Continental, a Rimini, il Consiglio Nazionale del Fiadel CSA -Cisal, l’unico sindacato autonomo rappresentativo dei comparti Igiene Ambientale e Funzioni Locali.

‘Insieme possiamo, insieme voliamo’ è lo slogan scelto per l’edizione 2020, che sarà aperta dalla relazione del segretario generale della Federazione, Francesco Garofalo, e dall’intervento del segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro.

“Il 2020 – spiega Garofalo – è per noi un anno chiave, in cui siamo certi non solo di consolidare ma anche di rafforzare quanto prodotto negli anni passati. Un Consiglio – continua – che porrà l’accento sul rinnovo dei contratti nazionali Funzioni Locali e Igiene Ambientale e in cui ribadiremo gli impegni assunti con la Polizia locale e le altre figure professionali operanti negli Enti locali al fine di garantire migliori condizioni di lavoro e diritti”.

“Non ultimo – conclude Garofalo – un Consiglio in cui, sostenuti dai primi risultati, daremo più forza al percorso intrapreso con alcune parti datoriali di rilevanza nazionale nel mondo privato che in meno di un anno ha già portato ad una svolta epocale nei rapporti fra sindacati e imprese“.

 




Il programma del Consiglio Nazionale FIADEL/CSA di Rimini

I lavori del Consiglio Nazionale FIADEL/CSA si terranno a Rimini, all’Hotel Continental (Viale Amerigo Vespucci, 40 – Lungomare) dal 26 al 29 febbraio, sulla base del seguente programma.

 

    Giovedì, 27 febbraio 2020 ore 9.00

  1. Commemorazione del Segretario Regionale FIADEL Sandro Ligia e del consigliere nazionale ANTEL Pallavicini Walter;
  2. Relazione del Segretario Generale Francesco Garofalo;
  3. Saluto ospiti;
  4. Riunione dei dipartimenti;
  5. Incontro con il Segretario Generale dei vari gruppi regionali e provinciali (p.a).

 

     Venerdì, 28 febbraio 2020 ore 9.00

  1. Presentazione eventuali proposte nuove piattaforme enti locali e igiene ambientale e atti conseguenti;
  2. Organizzazione prossime elezioni RSU;
  3. Varie ed eventuali.

 

      Sabato, 29 febbraio 2020 ore 9.00

  1. Conclusioni del Segretario Generale.

Termine dei lavori.