Incontro tra Unioncamere e le OO.SS. rappresentative

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INCONTRO TRA UNIONCAMERE NAZIONALE E LE OO.SS. RAPPRESENTATIVE

(CSARAL – CGIL – CISL – UIL)

 

Care Colleghe e cari Colleghi,

ieri si è tenuto presso la sede di Unioncamere Nazionale, tra i Sindacati rappresentativi (CSA RAL, CGIL, CISL, UIL) e il Dr. Caporale, un incontro  di aggiornamento sui temi della riforma delle Camere di Commercio.

Con riguardo allo stato di avanzamento dei lavori, Unioncamere sta concludendo in questi giorni l’acquisizione dalle singole Camere dei dati necessari per avere un quadro completo della situazione. I dati sino ad oggi raccolti hanno consentito di effettuare una prima proiezione su possibili soprannumero, anche al fine di verificare preventivamente col Ministero della Funzione Pubblica eventuali disponibilità da parte di altre pubbliche amministrazioni ad assorbire con la mobilità eventuali “esuberi”.

Completata la raccolta dei dati Unioncamere trasmetterà al Ministero dello Sviluppo Economico, entro l’8 giugno 2017, in applicazione dell’art. 3 del decreto legislativo 219/2016:

  • una proposta di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali delle CCIAA per ricondurre il numero complessivo delle camere entro il numero di 60;
  • un piano complessivo di razionalizzazione organizzativa sulla base delle indicazioni di ciascuna Camera di Commercio a seguito riassetto degli uffici, del contingente del Personale in funzione delle competenze/funzioni e della rideterminazione delle dotazioni organiche del personale (dirigente e non dirigente). Detto piano dovrà contenere anche proposte per una razionale distribuzione del personale dipendente delle CCIAA che dovesse risultare in soprannumero.

Eventuali “esuberi” verrebbero gestiti attraverso la mobilità tra Camere di Commercio e, al riguardo, alcune  avrebbero già dato la loro disponibilità ad accogliere dipendenti di altre CCIAA.

In base ai dati sino ad oggi raccolti, Unioncamere ha elaborato un report  con la previsione delle uscite di personale camerale fino al 31/12/2019. Tuttavia, il numero complessivo delle uscite programmate potrebbe aumentare, anche in modo significativo, in seguito all’aggiornamento di dati comunicati da diverse CCIAA ed anche per effetto di eventuali ulteriori accorpamenti rispetto agli attuali esistenti, gestione di servizi in cogestione tra camere ed altri fattori.

L’analisi dei dati è stata effettuata da Unioncamere tenendo in considerazione i seguenti fattori:

  1. incidenza del costo del personale sui costi fissi degli Enti esposti sul bilancio preventivo 2017;
  2. rapporto numero dipendenti / imprese iscritte;
  3. incidenza del costo dirigenti;
  4. processi di mobilità intervenuti su base volontaria;
  5. impatto aumento del 20% del diritto annuale per progetti di sistema;

ed ha messo in evidenza i potenziali soprannumeri suddivisi per Regione, con le seguenti risultanze:

 

Regione personale dirigente personale non dirigente
Abruzzo 3 5
Basilicata 0 3
Calabria 1 15
Campania 1 4
Emilia Romagna 0 10
Friuli 0 3
Lazio 1 9
Liguria 0 16
Lombardia 0 10
Marche 0 5
Molise 1 5
Piemonte 0 9
Puglia 1 15
Sardegna 0 8
Sicilia 10 68
Toscana 2 14
Umbria 0 3
Veneto 0 4

 

Nel caso l’applicazione dell’istituto della mobilità tra Camere di Commercio non dovesse  essere sufficiente a collocare tutti i soprannumerari si procederebbe, come già fatto in precedenza per i dipendenti delle Province, attraverso il portale del Ministero della Funzione Pubblica il quale consente di incrociare i dati relativamente ai posti disponibili presso altre PP.AA. con il personale in mobilità.

Nel 2016 si registrano cessazioni dal servizio di personale camerale pari a 276 unità per motivazioni diverse (dimissioni volontarie, raggiungimento età pensionabile ordinaria, mobilità verso altri enti,  prepensionamento a seguito dichiarazioni di eccedenza,  risoluzione unilaterale del datore di lavoro, licenziamento ed altre cause).

Con riferimento alle Aziende speciali, da una prima ricognizione, potrebbero essere circa 300 i dipendenti potenzialmente interessati da procedure di accorpamento e per i quali si dovrà ragionare sull’attivazione di misure di solidarietà.

In conclusione dell’incontro, il dott. Caporale ha ribadito che il personale delle Camere di Commercio accorpate sarà interessato da una intensa attività di riqualificazione,  attraverso corsi di formazione, per facilitarne la riconversione professionale ed il ricollocamento all’interno dei rispettivi enti di appartenenza.

Entro il mese di giugno dovranno chiudersi le intese tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico per cui i prossimi incontri si terranno, presumibilmente, in date ravvicinate.

Vi terremo aggiornati.

Buon lavoro a tutti

Dipartimento Nazionale

Camere di Commercio

                                                                                                                      Lucia Grasso      Alessandro Tassi

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